“Non puoi fare niente. Lei non si muove, non parla.”
Invece devi fare di più,
fare il doppio,
scovare soluzioni dove apparentemente non esistono,
muoverti di più,
parlare per due,
avere una solida ma consapevole speranza,
per donarla a chi si è arreso.
Solo quando avrai fatto tutto questo potrai dire
“non posso far nulla”.
Qualcosa farò
senza nemmeno pensarci troppo, viene naturale.
Sarò gambe per condurti dove non riesci ad arrivare,
e sarai tu ad indicarmi la strada.
Sarò braccia per farti allungare passo dopo passo a raggiungere ciò che fa per te,
darò voce ai tuoi bisogni per farti parlare, griderò per farmi sentire e sarò stanca
ma più ricca per quanto avrò imparato giorno dopo giorno.
Mi hai insegnato il significato più profondo del verbo “sentire”.
Che poter afferrare un oggetto è dono.
Che l’amore non ha barriere né limitazioni.
Che gli ostacoli sono nella testa.
L’amore è diversità accoglienza e libertà.
E la disabilità di chi non riesce a sentire ciò che non puoi (ancora) dire.

Un pensiero riguardo “Gli ostacoli sono nella testa”